martedì 21 giugno 2011

I Love You(?).


Un post sull'amore penserete.
Beh, non proprio (ma meglio così, qualcuno si sarà fermato a leggere per questo!), forse più una riflessione semantica.
Lo spunto di quest'argomento mi è venuto qualche giorno fa,mentre scrivevo una lettera o meglio un'email (precisazione inutile...chi scrive più lettere?) in inglese ad un'amica, volendola concludere col classico "Ti Voglio Bene" che di questi tempi non si nega a nessuno(ma, in questo caso sincero).
Mi fermo: in inglese si scrive I love you...perbacco!..perchè mi son fermato?.."Hope meet u soon somewhere in Europe, I love you!"
...sounds good! Allora perchè mi son fermato?
Semplice...perchè io le voglio bene, non la amo!...ma in inglese Ti Voglio Bene si dice I Love You!
Dunque I Love You non significa solo Ti amo, ma anche Ti Voglio Bene...uhm...ad essere pignoli vorrebbe dire anche Vi Voglio Bene oppure Vi Amo.
Prima di concludere la lettera avevo chiesto notizie della sua amica,quindi sarebbe stato equivoco anche quello "You"?
Io non voglio bene anche alla sua amica o per lo meno non le voglio male...vabbè,questo è secondario e fuorviante...lasciamo stare.
Come premesso non vuole essere un post sull'amore,non aggiungerei niente di nuovo, credo che sia l'argomento su cui più si sia scritto in assoluto, dalla letteratura al web(ora ci prova anche la scienza). 
Dunque, la lingua italiana distingue il Ti Amo dal Ti Voglio Bene.
Qual è il problema?
Nessuno, anzi meglio no? Si evitano equivoci ed inutili precisazioni.
O forse no.
Certo, quando ci rivolgiamo ad amici,parenti (o al nostro cane!) un Ti Voglio Bene è perfetto ed univoco, e comunque un Ti Amo alla mamma o al figlio non guasta e non crea illusioni od equivoci.
Allora è chiaro: ai parenti e agli amici si vuole bene, il partner (in questo caso invece la lingua inglese è perfetta: avrei dovuto scrivere marito/moglie, fidanzato/a, compagno/a...)lo si ama.
Beh...non proprio!
Si può voler bene al proprio partner, cioè non amarlo ancora o non amarlo più, oppure non avendolo mai amato o non amandolo mai. 
Dunque la lingua italiana ci offre questa non trascurabile possibilità: "quantificare" e "qualificare" il rapporto di coppia (quindi non necessariamente d'amore).
Quante volte abbiamo detto Ti Voglio Bene al nostro partner?
Se la lingua italiana non offrisse la possibiltà di distinguere il Ti Voglio Bene dal Ti Amo (come l'inglese I Love You), avremmo detto le stesse volte, magari alla stessa persona, "Ti Amo"?
La risposta?
Non importa, come premesso non era un post sull'amore.

                                            Il Sottoscritto

                                           Costantino Caputo
                                

PS: come ho concluso l'email alla mia amica?
"Take care of Yourself"...easy, no?

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